La redazione è andata a cercare Thereau, un giocatore troppo a lungo rimasto nel limbo della mediocrità, finalmente sbocciato alla corte della coppia Puoti-Franchin.
- Signor Thereau, come spiega la sua improvvisa esplosione dopo un anno e mezzo un pò in ombra?-
-Non ho dubbi, ho avuto seri problemi di ambientamento qui in Italia l'anno scorso con la gestione Briosci-Cellone. Non hanno saputo insegnarmi niente e spesso e volentieri mi facevano sentire come l'ultima ruota del carro, venivo chiamato in causa solo quando mancavano moltissimi giocatori, a volte preferivano schierare il 5-4-1 piuttosto che inserirmi in campo. Non mi sentivo a mio agio e si sa che spesso i problemi psicologici possono essere molto più gravi di quelli fisici.
- Poi l'approdo al Zeman ti Amo.
-Si, praticamente devo la mia carriera fantacalcistica ai presidenti Puoti-Franchin. Dopo l'anno scorso temevo seriamente di finire in qualche serie minore, ma loro hanno creduto in me, mi hanno spronato alla cultura del lavoro e mi hanno aiutato ad affrontare la terapia con la maggiore serenità possibile senza mettermi fretta nel recupero (infatti si ricorda che quando andò in gol a inizio campionato la squadra lo schierò in panchina, ndr).
-Infatti la terapia. In molti nell'ambiente calcistico preferiscono non parlarne ma lei è voluto uscire allo scoperto.
-Certo. Nascondere la verità è mentire a se stessi, e l'anno scorso i presidenti Briosci-Cellone mi hanno veramente ridotto a uno straccio, è giusto che i loro attuali giocatori sappiano a cosa si può andare incontro. Ma ora dopo un pò di mesi di sacrifici posso dire finalmente di essere tornato.
-E quindi cosa si aspetta Thereau da questo campionato?
-Di dare il massimo quando sarò chiamato in causa, e sono fiducioso perchè finalmente mi sento uno del gruppo.
-Titolare inamovibile?
-Ahahahah. Questo dovete chiederlo ai mister.
E cosi salutato Thereau siamo andati alla ricerca della coppia Puoti-Franchin che con somma soddisfazione hanno speso due parole per il loro gioiello.
-Abbiamo creduto in lui quando tutti ne dubitavano. Il problema non era il suo indiscutibile talento, ma l'ambientamento nel fantacalcio italiano, sapevamo di doverlo "coccolare" un pò e lo abbiamo mandato in terapia di recupero fiduciosi che sarebbe tornato come pedina fondamentale per la lotta per la vittoria finale.
-Adesso avrà più spazio nella vostra formazione?
-Qui vige la meritocrazia. Non vogliamo prime donne nè spacconi snob, qui va esaltato il gruppo, ci si deve aiutare e chi rende va in campo. Thereau è finalmente a tutti gli effetti recuperato, e siamo sicuri che potrà regalarci molte soddisfazioni.
-Cambiamo un attimo argomento. Vi aspettavate un campionato cosi?
-Sapevamo di avere una buona squadra, ma non abbiamo ancora fatto niente, serve continuità fino alla fine del campionato. Di certo per ora abbiamo dimostrato di essere noi i più forti, ma il calendario ha deciso diversamente.
-Volete dire che vi ritenete superiori anche a squadre più blasonate come la capolista Real Mojito?
-Sono i numeri che parlano, le chiacchiere se le portano il vento, quindi si.
BUAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHA